Gli Imperdibili: Il Club delle Prime Mogli


Raramente e dico proprio raramente decido di rivedere un film. Non perché sarebbe spiacevole, no di certo. Il problema è il mio senso di colpa verso quei film su cui i miei occhietti perfidi non hanno ancora posato gli occhi , che ovviamente si sentirebbero un po' trascurati.
Dunque è da ritenersi un vero e proprio evento quando decido di tirar fuori dagli archivi nascosti della sottoscritta un vecchio film già visto, insomma ne deve proprio valere la pena.
È così che voglio dare il via a questa rubrica 'Gli Imperdibili': quei film che non solo DEVI vedere per essere anche solo preso sul serio dal prossimo tuo, ma che vanno goduti fino all'ultimo secondo.


Il Club delle Prime Mogli è il film con cui decido di cominciare. Un film che dire "realizzato nel 1996" non è niente. Devi dire proprio "DISPERATAMENTE E OSSESSIVAMENTE ANNI 90", se no non rendi l'idea.
Se l'avete visto, siete dei bravi ragazzi che sanno scegliere un buon film; se non l'avete mai visto vi chiedo solo e gentilmente "ma dove avete vissuto?!". È uno dei film che più rappresenta quei meravigliosi anni 90, che vi fa sentire nostalgia dei pantaloni in pelle, della matita sulle labbra e del CIOÈ che compravate prima di andare a scuola.


Il film comincia bene: una donna si suicida. Ma non scoraggiatevi, le protagoniste in realtà sono tre vecchie amiche: Annie (Diane Keaton), la solita donnina insicura, con una madre autoritaria e fin troppo presente, una figlia lesbica e che ovviamente sembra uscita dal film 'Io e Annie' (chissà come mai...); Brenda (Bettle Midler) la mamma-bagnarola isterica con il marito in crisi di mezza età (che rientra nello stile di molte vostre cognate); e Elise (Goldie Hawn) l'attrice-barbie, ormai passata di moda, con due labbra-canotto che farebbero invidia anche a Valeria Marini nei suoi momenti più brillanti. Tutte donne lasciate dai loro mariti per tre don...ops! per tre OCHE più giovani.


Ora si, che dovrei dirvi?! Che la sceneggiatura è pazzesca?! Che le inquadrature sono da urlo?! Che c'è una scenografia a dir poco incredibile?! Ecco no, tutte queste cose dimenticatele. Il film sotto tutti questi punti di vista, non è un granchè. La parte tecnica in effetti lascia un bel po' a desiderare. In effetti l'unica sequenza degna di nota è forse il famosissimo finale.
 Ma a noi che ce frega?! Eh, gniente! Non ce frega gniente perchè siamo troppo occupati a ridere come galline spennate, a strizzare il braccio del nostro amico perchè soffochiamo in preda a risatine isteriche, a sputare la coca cola che abbiamo deciso di sorseggiare nel momento sbagliato, ecco perchè.


Io amo questo film con ogni fibra del mio corpo, Goldie Hawn con le labbra-canotto è ciò che di meglio potesse capitare al mondo e Maggie Smith (seppure sprecata) nella parte di regina di New York è quasi meglio di Lady Violet e del suo 'I am never wrong'.

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